"Speravo di comporre una lista riformista che tenesse tutti insieme, ma i personalismi non lo hanno permesso. Ho quindi accettato di entrare nella lista di Matteo Ricci e sono stato eletto consigliere regionale", lo sottolinea Massimo Seri, ex sindaco di Fano, a proposito degli ex assessori della sua Giunta candidatisi autonomamente e non eletti. Ottima collaborazione con l'altra fanese eletta, Marta Ruggeri del M5S, ha detto Seri confermando il campo largo, ma aggiunge: "una delle debolezze della coalizione è stata l'assenza di un'area moderata, riformista, liberale, che è rimasta marginale e che bisognerà invece rafforzare". Con lui abbiamo parlato anche dell'accusa della Giunta Serfilippi, al quale ha espresso solidarietà per le scritte offensive sui muri, di aver lasciato tanti cantieri, ma 10 milioni di debiti. Accusa che Seri respinge, rivendicando di aver lasciato "70 milioni di euro di cantieri" e di aver fatto "arrivare in 10 anni 300 milioni di euro di finanziamenti". Ammette i ritardi delle sue amministrazioni nella realizzazione del nuovo palazzetto dello sport "oltre il quale però non si capisce cosa voglia fare l'amministrazione di centrodestra", aggiunge. Pronto invece a collaborare nella rivendicazione di co-capoluogo per Fano, "purché non venga intesa come contrapposizione, ma come rafforzamento di tutto il territorio".