Comunque vada, ci vorrà ancora parecchio tempo perché i fanesi rivedano le Terme di Carignano. Delle Terme, del progetto e della volontà di portarlo avanti, abbiamo parlato con l'avvocato Maurizio Natali, rappresentante della proprietà. "Confermo senza dubbio di voler andare avanti", ha detto Natali, che ha però aggiunto un quadro di mancanza di certezze a partire dal PRG. Se non venisse approvato, si tornerebbe a quello precedente con 26.000 mq a disposizione e, ha detto Natali, clinica e albergo non ci stanno dentro. "Essenziale che il Consorzio di Bonifica della Regione Marche faccia subito l'intervento promesso sul Bevano per evitare altre alluvioni", è l'altro problema indicato da Natali, che poi, a proposito delle risposte che deve dare la Regione, ha parlato di "silenzio assordante". Silenzio che riguarda anche la possibilità delle cure idropiniche: "deve essere indicato il fabbisogno da Saltamartini". Con lui abbiamo parlato anche della concessione delle acque, basata sulla presentazione del programma senza il quale, fra l'altro, la Regione non potrebbe aver concesso lo sfruttamento: "noi abbiamo detto cosa vogliamo farci". Il Parco sarà reso fruibile ai cittadini solo a fine intervento, ha detto ancora Natali, che potrebbe anche essere interessato ad acquistare altro, vicino ai terreni già di sua proprietà. Fra risposte in qualche caso vaghe e conferme di volontà di restituire le Terme ai fanesi, la promessa di non sparire di nuovo, ma di tenere informati i cittadini dei prossimi passi.