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Far nascere dalla crudeltà di un gulag in Kazakistan , dove sono stati deportati  tanti italiani  di Crimea, un centro  per dare dignità ai ragazzi  disabili fisici e psichici e alle loro famiglie,  è il progetto "Majak-il Faro" cui collabora Roberto Boltri, fanese che da 30 anni vive in Kazakistan. Con lui, volontario italiano Onu cui il Presidente della Repubblica  ha concesso l'onorificenza di "cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia" , abbiamo parlato del progetto che si sta realizzando, con la costruzione cui manca solo il tetto  e del suo libro " Una tragedia dimenticata. I pugliesi e i tanti italiani di Crimea deportati nei gulag di Karlag e Alzhir in Kazakistan (1930-1960) .  Il sostegno al progetto del Vescovo di Karaganda e , qui .dell'arcivescovo di Pesaro e Urbino Monsignor Salvucci , i contatti con le aziende di Pesaro e Fano e con le istituzioni.