Indistruttibile, commovente, memorabile. La Openjobmetis colpita al cuore dalla penalizzazione per il caso Tepic non si piange addosso, non crolla – e ne avrebbe avuto tutti i motivi – non arretra di un passo. Anzi va a prendersi sul fronte orientale una vittoria meravigliosa pur in una partita complicata, espugnando il palasport di Trieste 80-83 con le zampate vincenti arrivate negli ultimi giri di lancetta.
Sotto per gran parte della partita, la squadra di Brase sorpassa a tre minuti e mezzo dalla fine con Librizzi, torna avanti con Woldetensae e infine piazza i colpi cruciali con l’uomo che più di tutti ha dominato la serata, Markel Brown. La pantera della Louisiana è il simbolo della serata e della squadra, colpisce da lontano e poi si infila nel cuore dell’area con un’azione da maestro, segnando e subendo fallo, allargando il divario a quel +5 da cui Trieste non riuscirà a risalire.