Non si vive per pensare, ma si pensa per vivere. Il vivere è continuamente guastato da equilibri che di contunuo si scontrano e si frantumano. L'uomo fa prevalere ora l'uno ora l'altro. Non si accorge che così la sua vita si sgretola. La morte di Gesù in Croce costituisce il riordino totale e definitvo degli equilibri della vita umana a partire dall'incontro con Dio e dal rispetto di questo incontro.