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Description

Come spesso accade, l’eclettico Paolo Uccello ha tracciato numerosi significati nascosti in questo complesso dipinto: non è un paesaggio toscano, ma la “Tebaide”: uno strano deserto, senza sabbia e silenzio, senza dune né vento ma ricolmo, piuttosto, di rocce e anfratti, animali selvatici e campi verdi, monaci ed eremiti. Grazia Sirianni ci fa immergere nell’onirico e inusuale contesto, trascinandoci con maestria nella storia di questo ermetico dipinto.

Scritto e interpretato da: Grazia Sirianni, Accademia di Belle Arti di Firenze
Sound design: Saverio Damiani