L'esposizione debitoria può rappresentare un grosso problema, soprattutto in considerazione del fatto che i creditori, ove determinati a voler ottenere quanto a loro dovuto, possiedono diversi strumenti messi loro a disposizione dal diritto.
In particolare, i creditori sono particolarmente tutelati nell'ipotesi in cui il debitore tentasse di diminuire il proprio patrimonio, eliminando sostanzialmente la garanzia alla copertura del proprio debito, effettuando atti di disposizione e quindi di diminuzione delle proprie consistenze.
Ma se tale operazione fosse effettuata per adempiere agli obblighi assunti in sede di separazione? L'azione revocatoria, normalmente esperibile in tali situazioni dannose, potrebbe trovare applicazione?
La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 28558/2024 chiarisce proprio questo aspetto.