Shirley Jackson è davvero brava. Sa trasmettere inquietudine, ansia, smarrimento, un senso incombente di pericolo senza bisogno di ricorrere né alla violenza né al soprannaturale. Costruisce con maestria la tensione e l’aspettativa di un dramma inevitabile, che però non necessariamente avrà la forma attesa. E con sapienza mantiene sfumati i contorni delle situazioni e delle vicende: dice senza chiarire fino in fondo, allude, accenna, lascia intuire possibilità, sollecitando così l’immaginazione e suscitando allarme. Pagina dopo pagina, il nostro turbamento cresce di pari passo alla sensazione che tutto qui sia anomalo e al dubbio che ciò che ci viene raccontato non sia vero, almeno non del tutto. Il tono pacato e un sottilissimo sarcasmo contribuiscono a creare questa atmosfera torbida e ambigua.
Buon ascolto e a presto da Fracesca!