"Ha ragione il mare", poesia di Alessandro Muresu.
Voce e Musica: Alessandro Muresu.
Profondità a picco sulla luce, profondità d’ali
è questo che forza lo stipite del vecchio disegno
Ad ogni battito, il caos perde un millimetro
e i giacigli spuntano davanti al tumulo del desiderio
Coda di girino, brusio umano, servosistemi, sete,
il fiume collettivo pulsa nelle caditoie fino ai piedi della torre
trifore, bifore, moduli setticemici in consegna alla cricca antalgica
Tu hai fatto di tutto per me, prima di qualunque altro vuoto
conservo perciò il numero, quello della gita in barca fino allo stabilimento
può darsi che chiamerò ma sarà verso la fine dell'anno
quando sarò tornato dai monti vicini, diciamo sul tardi
per allora mi sarà cresciuto il setoso indice di narvalo
Il disco di Alvin L. volteggiava da solo sulla roccia
gelido ricordo in stallo che manca l'atterraggio
l'esempio di un’assuefazione folle, indiscreta
Doppio cono d'ombra, miriadi di sottotipi
precettati nei solchi umettati al laser
il suono era il tentativo di un regno inudibile