"Luminaria degli anni", poesia di Alessandro Muresu.
Voce e Musica: Alessandro Muresu.
Dal furore dei mitocondri bianchi
abbandonati sulla soglia di casa
alla gola cordiale, nella fattispecie ci azioniamo
in un teatro dell'ansia che incoccia su una ics
il movimento incapace, l'urlo dei coriandoli
la lunga stringa d'oro sdrucita ad arte
Ho memorie piane di vittorie incompatibili
che una ad una mi fanno bene la guardia
Le ho radunate nella rete casuale
abbracciate al silicone
le ho impilate di petto senza fortuna
e ad ogni applauso dietro alla curva onomastica
rintocca un MI a morto
La sera ha riportato i suoi vermi a passeggio
volumi di ossigeno trino accantonati da un lato
Quante sono le canzoni, quanti sono i miei nomi
Guarda i promeneurs che si attardano
hanno il fiato di una chioccia e le membra trasparenti
fanno lascito sul corrimano del ponte con un Morse di unto
Come noi, una banda che non sa che pezzo intonare
in quale ritiro me ne andrò, me ne andrò
a sistemare le articolazioni terracquee stile grande impero
risalendo in funivia circa la metà delle generazioni
sghembo e diritto, poi rovescio
fino all'aura di uno stemma perpetuo
tolte le scarpe, vuoterò la pentola
agiterò anch'io la pipa nasale con garbo
ammaliato punto per punto da vortici primari
il gioco si sa fare duro,
gli anni passano di soppiatto senza farsi vedere
da un orecchio all'altro ci sento ancora qualcosa
e la barba è poco più di un segno