In un mondo che scivola dal bipolarismo al multipolarismo fluido, la geopolitica torna a essere l’arte di leggere potere, spazio e tempo. Energie critiche, rotte marittime e corridoi terrestri ridisegnano le sfere d’influenza, mentre tecnologie dual use — dati, droni, AI — trasformano deterrenza e diplomazia. Le “zone grigie” tra pace e conflitto diventano il terreno di competizione: sanzioni, cyberattacchi, campagne informative, controllo delle supply chain. Demografia e clima accelerano shock regionali che riverberano sul sistema globale, dal Mediterraneo all’Indo-Pacifico. Tra alleanze a geometria variabile e riarmo selettivo, la partita si gioca meno sui confini e più sulla capacità di integrare sicurezza, industria, innovazione e consenso. Questo saggio offre mappe e chiavi di lettura operative per orientarsi in un ordine che non è in crisi: sta semplicemente cambiando arbitri, regole e tabellone.