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«T’ho detto che la volontà di costoro segue i moti ai quali di volta in volta è sottoposta: moti che nascono in loro stessi allorché la loro sensualità si fa nemica del loro spirito, o che provengono da altre creature, sia allorché esse a questi si volgono, con amore disordinato e dimentico di me,
Oppure tali moti provengono addirittura dai demoni, con molti e diversi tormenti».
I demoni non agiscono come potremmo pensare, impossessandosi meccanicamente dell’uomo,
generalmente hanno il potere di sussurrargli dei pensieri ed è questo il vero campo di battaglia.
«Questo bene che hai incominciato a fare non ha nessun valore a causa dei tuoi mancamenti e peccati» quindi insinua la sfiducia e la tristezza da far sì che il misero torni indietro nel cammino intrapreso e cessi nell’esercizio della perseveranza che aveva incominciato.
Altre volte così si insinua «perché mai ti vuoi tanto affaticare, goditi intanto questa vita e se al suo termine riconoscerai le tue colpe, riceverai misericordia».
«L’una e l’altra considerano erroneamente».
La vera dottrina cattolica tiene insieme la misericordia e gli sforzi umani, la natura umana e la grazia e non l’una contro l’altra; la grazia perfeziona la natura innescando in me un processo autentico di sforzo e di impegno alla fedeltà e quindi alla perseveranza nell’amore per le virtù.
Presumere nella misericordia è offenderla.

Se le tribolazioni in cui, per forza maggiore, si è dovuto lasciare l’oggetto del peccato mortale - attaccamento a salute, lavoro, ruolo, affetti - non sono state occasioni di vera conversione ma solo di sopportazione e il cuore ne è rimasto attaccato – costoro non hanno realizzato nel modo giusto la prima conversione ed hanno abusato della mia misericordia.
Queste persone, appena possono, tornano ad amare disordinatamente quello o altri oggetti creati e quindi ritornano nel fiume.
«L’anima infatti non può starsene in ozio, o procede nel cammino di perfezione cioè dal timore all’amore, oppure torna indietro abbandonando il timore per l’amore disordinato».
Pertanto se coloro di cui abbiamo detto non procedono lungo il cammino della virtù, sollevandosi più in alto del loro imperfetto timore e giungendo all’amore, inevitabilmente ricadono in basso».

Il destino delle anime che cadono nella perdizione innesca in s.Caterina da Siena una continua e devota e umile orazione di intercessione, in maniera che esse possano invece trovare la forza di percorrere la via del ponte che è Gesù, unica via per giungere alla salvezza eterna.

#santaCaterinadaSiena