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Speciale Radical Talk/81 - 23.07.2024

Ospite della puntata Ennio Ferlito, membro di Direzione di Radicali Italiani. 
La riflessione di partenza è dedicata alla vicenda del tragico naufragio di Cutro, per il quale da poche ore sono incriminati operatori della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Per il momento restano dunque fuori da ogni responsabilità i veri "mandanti" politici, ossia chi ha creato i presupposti perché drammi come quello di Cutro potessero avvenire.
Tuttavia gran parte della puntata è dedicata alla politica internazionale, in particolare al ritiro di Joe Biden dalla corsa per la presidenza Usa in favore di Kamala Harris. La politica internazionale, e la politica Usa in particolare sono il piatto forte di Ferlito.
Si commenta la partenza dello scontro Trump-Harris, con il magnate ex presidente protagonista fin dal primo comizio di offese e denigrazioni personali della avversaria.
Si riflette sui nessi tra le forze della reazione su scala globale, non potendo non osservare il ruolo centrale di Putin, vero burattinaio del complesso meccanismo della comunicazione mondiale di stampo sovranista-reazionario, e della fake che di tale meccanismo sono il motore.
Si analizzano le possibili conseguenze della eventuale vittoria di Trump, che avrebbe riverberi gravemente negativi sulla vicenda ucraina, e sullo stesso ruolo della Nato, da decenni baluardo della difesa del mondo e dei valori occidentali.
A proposito di Ucraina, si ricorda il grande lavoro portato avanti dalla presidente dei Radicali Patrizia De Grazia, impegnata da almeno tre mesi in una iniziativa politica di collaborazione con il partito guidato da Volodymyr Zelensky.
Si analizza il ruolo dell'Europa, alla luce dei risultati delle recenti elezioni europee, che hanno visto una avanzata della destra, ma non il temuto rovesciamento degli equilibri del Parlamento Europeo e della Commissione Europea. Contesto nel quale il governo italiano esce sostanzialmente isolato.
Infine si ragiona di politica italiana, con riferimento particolare alle vicende del cosiddetto "Terzo Polo" uscito sconfitto dall'appuntamento elettorale delle europee.
In questo contesto si commenta la scelta del segretario di Più Europa Riccardo Magi, che per primo ha lanciato la linea sintetizzabile nella formula "basta ricerca di terzo polo: se vogliamo costruire una vera alternativa di governo dobbiamo sostenere il primo polo".
Scenario in mutamento dunque, con tutta l'opposizione alla ricerca di una linea che possa rendere realmente praticabile la sconfitta della destra.
In questo contesto resta decisivo il ruolo dei Radicali, la cui capacità di lotta a favore dell'ampliamento dei diritti e delle libertà individuali permane punto di riferimento imprescindibile per l'intera area progressista.