"Facevano la spesa e quando tornavano la sua risata da xilofono si sentiva dal fondo del giardino, dove noi eravamo a lavorare la terra e dove le voci parevano vicine. Poi lui spariva in casa, misteriosamente, dato che non gli ho mai chiesto che lavoro facesse. Ci avrò scambiato, sì e no, in tutto dieci parole, anche se era più bello e forse più simpatico di lei – ma era con lei che invece parlavo".
Un racconto d'atmosfera della nostra Rebecca Moore è quello che oggi vi proponiamo, certi che in un attimo sarete trasportati in mezzo alla luce e alle piccole tensioni che, come sintomi nascosti, attraversano un giardino quasi segreto. Ma queste sono solo le nostre suggestioni, inebriate da ricordi di campagne inglesi e labirinti della scrittura: a voi il piacere di scoprire le vostre!
