Bloc Notes 24.02.2023 - Speciale Alberto Radius.
Puntata dedicata al grande chitarrista, autore, produttore, recentemente scomparso.
Un primo ritratto, appena accennato, che avrà seguito in una seconda puntata.
Attraverso quattro brani si mettono a fuoco i primi elementi per capire realmente il ruolo, il peso specifico di Radius nella storia del rock e del pop italiano, dagli anni 60 fino ad oggi.
"Questo folle sentimento", primo pezzo cucito dal duo Battisti-Mogol su misura per la Formula Tre, il primo gruppo di Radius (con Tony Cicco alla batteria e alla voce solista, e Gabriele Lorenzi alle tastiere).
Sound inconfondibile, modernissimo, del tutto fuori dagli schemi.
"Che cosa sei", grande successo del 1976, tratto dall'omonimo album, il suo secondo da solista.
"Magic Shop" di Franco Battiato, tratto da "La voce del padrone", l'album del 1979 che proietta Battiato verso il successo pop, dopo anni di musica sperimentale.
Un successo dovuto in buona parte proprio a Radius, produttore del disco, che si circonda di fuoriclasse come Tullio De Piscopo e Jiulius Farmer al basso (oltre ovviamente il mitico Giusto Pio, sodale inseparabile dell'artista catanese) per costruire un prodotto "perfetto".
Infine "Ricette", tratto da "Carte straccia" il suo terzo disco da solista. Un brano eccezionale, come tutto l'LP, segnato nei testi da una vena di impegno e di osservazione di una realtà sociale in dissoluzione, grazie al contributo di Oscar Avogadro e Daniele Pace. Anche qui musicisti eccezionali: ancora De Piscopo e Farmer, ma anche Claudio Pascoli al sax e Stefano Pulga alle tastiere.
Il racconto continuerà.
Come ha detto in questi giorni Ernesto Assante di Repubblica, Radius è "la voce, il sound del rock italiano, non semplicemente un bravo chitarrista.
Nel corso della puntata arriva la notizia della morte di Maurizio Costanzo, cui Leonardo Sinibaldi dedica un tratto della parte iniziale della puntata.