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Bloc Notes 31.07.2023

Speciale con Roberto Morassut, deputato "storico" del Partito Democratico (in Parlamento dal 2008, dopo una lunga e proficua attività amministrativa come consigliere e assessore del Comune di Roma - giunte Rutelli e Veltroni).
Stavolta però Morassut interviene nella veste di autore del volume "Cento pagine. Cinque discorsi sulla sinistra. Verso un nuovo orizzonte dei Democratici", appena uscito in libreria per Cooper.
Il primo dei saggi tratta del rapporto tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa ed è un breve viaggio nella storia della filosofia; tema attualissimo che scuote i capisaldi identitari della sinistra. Il secondo saggio tratta del centenario del PCI: la ricostruzione del ruolo, dell'importanza e delle eredità che l'esperienza comunista in Italia hanno lasciato alla sinistra, liberandosi da stereotipi e da residui ideologici, aderendo ad un rigoroso esame di carattere storicistico. Il terzo saggio tratta della figura di Giacomo Matteotti, mettendola in relazione a quella di Enrico Berlinguer. Leader diversi, lontani, ma accomunati da uno slancio ideale e da una tensione morale che li rende ancora amati, moderni, popolari. Il quarto saggio espone organicamente la proposta, da tempo avanzata dall'autore, di superare il PD attraverso un processo "costituente" che porti alla nascita di un nuovo soggetto politico che veda al centro il valore della Democrazia e abbandoni l'idea di "Partito" di matrice novecentesca. Non una idea "movimentista": piuttosto una rete più larga e forte, per includere energie ed esperienze presenti nella società che la tradizionale forma-partito non è più in grado di collocare alla base di un progetto di cambiamento forte. L'ultimo saggio tratta di Roma. Appunti per un programma in cui Morassut espone la sua proposta costituzionale di riforma dell'ordinamento della Capitale, collocandola in una prospettiva storica che risale al dibattito risorgimentale sull'Unità d'Italia, in cui ritrova attualità l'ipotesi "neoguelfa" di Vincenzo Gioberti di un federalismo guidato da Roma.
L'ex senatrice PD Valeria Fedeli (già ministra, nonché vicepresidente del Senato) interviene nel corso della puntata con un commento ad ampio raggio sulle proposte di Morassut.
La puntata si chiude con l'invito di Morassut alla segretaria del PD Elly Schlein a dare il via alla fase "costituente" per un nuovo PD, e per organizzare una grande mobilitazione popolare per il prossimo autunno, in contrasto con un governo di stampo reazionario che sta portando l'Italia in un angolo buio della storia.