a cura di p.Renato Colizzi SJ
Commento al Vangelo di Luca, cap.21, 5-19
"Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia".
Siamo invitati a passare da uno sguardo su ciò che è successo ad uno sguardo su quello che verrà, quasi che l’appuntamento decisivo di Dio con il suo popolo si sposti dal passato al futuro, ad un futuro decisivo, ultimo, escatologico.
C’è un sole che deve venire che brucerà gli orgogliosi e innalzerà gli umili, cioè coloro che temono il nome del Signore.
Il tempo che deve venire è inaugurato da Gesù con le sue sofferenze, ma egli invita i suoi discepoli ad attenderlo senza preparare alcuna risposta ma lasciandosi semplicemente guidare da ciò che lo spirito dirà loro, e regala una intuizione molto importante:
"Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita".
Solamente chi riuscirà ad attraversare questo mondo senza lasciarsi contaminare ma rimanendo puro nelle proprie azioni, sarà capace di vedere “al di là” e vedrà la salvezza.
Attraversare le tribolazioni e le angosce, senza lasciarsi terrorizzare ne paralizzare e nemmeno costruendoci un proprio mondo ideale e perfetto, ma nella costanza e nella perseveranza, così si arriverà all’esito ultimo che è la salvezza della propria anima e della propria vita.
Il Signore ci sta chiedendo una donazione di noi stessi senza potersi appoggiare a nessun progetto politico ne religioso, e a nessuna gratificazione in questo mondo.
Il tempo dell’Avvento ormai prossimo, sarà una “scuola” per imparare come attendere i tempi futuri.