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Per molti anni il mental training è stato appannaggio di squadre militanti unicamente nelle prime divisioni, ed è nato un mito veramente difficile da sfatare: l’allenamento mentale sarebbe inutile, appunto, se non agli atleti di massimo livello.

Partiamo da una citazione molto famosa, attribuita a Nadal, che ho citato anche in precedenti contenuti, sia qui che sul sito e sui social. Viene spesso ripetuto “La mente distingue i campioni da quasi campioni”.

Tale motto, a mio modo di vedere, se da un lato rafforza la fede che la mente giochi un ruolo rilevante nello sport, dall’altra ne ostenta l’importanza solo tra un “campione” e un “quasi campione”. Come se si trattasse di un accento, di una tenue sfumatura ma solo se sei un “quasi campione”.

Ovviamente non è così. La verità è che l'allenamento mentale non è un'esclusiva dei top player. Atleti di tutti i livelli e di tutte le età possono trarne beneficio.

E io, in questo episodio, voglio fornirti sei motivi per cui non dovresti pensarla in questo modo