Sono quattrocento i profughi ucraini vulnerabili portati in Italia ieri da Caritas e Open Arms con due voli umanitari. Don Alberto Vitali, responsabile della Pastorale dei migranti della Diocesi di Milano: «Sconvolge vedere che in questa guerra non venga rispettata nessuna convenzione a tutela dei civili. I profughi ucraini vulnerabili sono i primi a pagare e i primi a dover essere soccorsi»