Dobbiamo tutto a Marilyn Monroe.
Una celebre maschera di seduzione che lei stessa aveva creato, come uno schizofrenico alter ego che sapeva usare sessualità e pietà nella giusta misura, che sapeva farsi perdonare quando sbagliava, che sognava di rimanere sempre bella, ma anche di superare quella cronica insicurezza d'interprete con una perfezione recitativa degna delle colleghe che le stavano intorno o che l'avevano preceduta.
«Se avessi rispettato tutte le regole, non sarei arrivata da nessuna parte», diceva.
E questa consapevolezza di aver osato troppo e, nell'osare, di essersi spinta lì dove il confine fra sola bellezza e stupidità era sottilissimo, le causò un'infelicità autentica.
Voce: Irene Isopi