Il siluramento del generale Popov apre una nuova crisi politica a Mosca. Gli ufficiali che “dicono la verità al popolo” sono ormai gli unici a continuare a essere credibili in quei settori dell’opinione pubblica nazionalista ferita nell’orgoglio da un conflitto che avrebbe dovuto essere una passeggiata su Kiev e che invece si è trasformato in un incubo.