Il racconto di Petro viene interrotto da un fischio fortissimo. I vetri vibrano, tutti i cani abbaiano. In un attimo alziamo lo sguardo al cielo e vediamo una sottile scia bianca. Qualche secondo dopo giunge alle nostre orecchie un colpo molto forte. Sono quasi le 17.30 di un pomeriggio qualsiasi, che poteva essere l’ultimo. Un missile è appena passato sopra le nostre teste.