Aiuto! Chi è l’interlocutore giusto?
Parlando con aziende clienti e candidati, mi rendo conto che c’è tuttora una grande confusione sugli attori che si pongono tra domanda e offerta di lavoro: career counselor, agenzie di somministrazione, head-hunter, società di outplacement, recruiter freelance, società di ricerca e selezione del personale e centro per l’impiego.
E pensare che si tratta di uno dei settori maggiormente regolamentati.
Sapevate che esiste un albo delle agenzie per il lavoro? Che raccoglie sia gli interlocutori privati che pubblici autorizzati dal ministero del lavoro a svolgere la propria attività?
Un albo pubblico consultabile sul web?
Allora facciamo un po’ di chiarezza sui player che ci sono: sia quelli con l’autorizzazione, che la marea di professionisti o società che fanno “tra l’altro anche recruiting”. Per essere più efficace nel raggiungere l’obiettivo – come trovare personale oppure nuove opportunità lavorative - ma anche per evitare delusioni dovute alla scelta dell’interlocutore sbagliato in partenza.
•Quali sono le differenze tra le singole agenzie per il lavoro?
•Quando è opportuno rivolgersi ad una società di ricerca e selezione del personale,
quando invece meglio un’altra agenzia o professionista?
•Chi paga? Candidato o azienda?
•Come si riconosce un interlocutore serio?
•A chi rivolgersi se si cerca all’estero?
Che cosa mi dite, sono stata chiara nel podcast? Che cosa manca?
Sono Valerie Schena Ehrenberger e ti auguro buon ascolto!
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