Oggi vorrei parlarvi di un aspetto importante del nuovo mercato del lavoro: dell’importanza di creare un ambiente di lavoro accogliente ed inclusivo per le persone transgender e dell'ambiente LGBTQ+.
Ne ho parlato con Laura Caruso, consulente direzionale di Parva Consulting e Socia Fondatrice di Acet, Associazione per la cultura e l'etica transgenere.
Laura ci racconta non solo della sua personale esperienza di donna transgender, ma soprattutto di come le aziende possono supportare l’inserimento di persone non binarie creando un clima di accoglienza e supporto.
Abbiamo appreso che il percorso di transizione richiede tempo e che, a causa delle carenze strutturali, le persone transgender possono avere documenti non conformi al loro genere di elezione.
Le grandi aziende hanno policy che aiutano le persone transgender, ma la maggior parte delle PMI sono meno informate, e si possono creare situazioni di marginalizzazione e mobbing. Inoltre, Laura ci ha spiegato che il genere si riferisce al ruolo che si ha nella società e non è legato al sesso biologico. Essere donna non significa aderire a tutti i ruoli tradizionali attribuiti al genere femminile.
La discriminante nella questione di affermazione di genere è costituita dal contesto professionale-lavorativo. Questa diversità porta tanti aspetti positivi in azienda, come una maggiore produttività e un’elevata attrattività dell’azienda (vd. anche episodio 37) purché: