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Description

Non so niente, ho iniziato che «mamma mia Atti osceni in luogo privato partiva più introspettivo, partiva meglio, mi toccava meglio» ma la verità è che questa storia ha un po’ ravanato intorno a corde strane. Sarà che da una parte le storie son sempre quelle e sarà che le storie di tradimento ci hanno comunque un po’ grattato il sottopalla e cambia solo ed unicamente come vengono raccontate. E per l’appunto, se in un primo momento ho pensato Boh, andando avanti si sono aggiunti personaggi che avevano tutti il loro modo di esprimere e vivere una fedeltà che esulava dalla banalità di una relazione monogama o dall’inflazionato voler bene a sé stessi (per favore, basta). In questo romanzo c’è la purezza della fedeltà supportiva dei bambini, c’è la naturale fedeltà ad un’inclinazione ribelle, c’è la fedeltà che soccombe ad un’idea di relazione possessiva che è unicamente invenzione umana, la fedeltà che scende a compromessi con le delusioni e mette in discussione la sua reale essenza. Fedeltà ovunque, a tratti – mi pare – nascosta malamente dietro un pensiero biasimabile, a tratti urlata a gran voce per legarla immancabilmente al concetto di rispetto (gne). Missiroli, comunque, seppur io non abbia ancora capito i miei sentimenti verso il suo romanzo, ha questo potere di farmi dubitare e interrogare sulla mia visione delle cose che non è sempre una cosa utile, alle volte avere tanti dubbi può anche scocciare, soprattutto dopo 28 anni di inscalfibili sicurezze (prossimo libro una guida su come distinguere i funghi). Se volete continuare a vivere in una bolla, non lo leggete, sennò via libera.