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Carlo Calenda intervistato da Lucia Annunziata su Raitre straccia i patti appena conclusi con il Pd di Enrico Letta e si avvia con Azione a raggiungere Matteo Renzi per provare a dare vita ad un polo di centro autonomo per le elezioni del 25 settembre. Emma Bonino rompe a sua volta con Calenda e resta con il centrosinistra, costringendo Azione ad avviare la raccolta di firme per presentare il simbolo a meno che proprio Italia Viva non finisca per togliere la patata bollente dalle mani dell'ex ministro renziano. Calenda rimprovera a Letta l'aver sbilanciato a sinistra la coalizione imbarcando Di Maio, Bonelli e Fratoianni. Tutti atti che Calenda sapeva benissimo che Letta avrebbe fatto. Quindi la motivazione è pretestuosa, la verità sta nel conto dei seggi che avrebbe perso con l'accordo. Tutta una farsa che fa sembrare il suk e il mercato delle vacche santuari dell'intellettualità disinteressata. Vedremo quali saranno le prossime sceneggiate offerte dalla pochade "Elezioni politiche italiane 2022".