Appare alta la tensione tra Lega e Fratelli d'Italia in particolare sul dossier migranti e sulle parole sulla sostituzione etnica, rispetto alle quali il ministro-cognato della Meloni tenta una goffa marcia indietro rifugiandosi nella giustificazione dell'ignoranza. Le tensioni si scaricano sul decreto Cutro, corretto dalla mano del Quirinale.