Molto rumore per nulla. La citazione shakespeariana è utile a ricordare la furia della truppa pentastellata che voleva rompere con il governo, ridotta a più miti consigli dal parere del Capo dello Stato che vuole condurre la legislatura in porto. Chiuso l'incidente con Beppe Grillo protagonista di un paio di telefonate ricevute da Draghi, con il premier a chiedere di isolare Conte togliendogli i parlamentari e portandoli dallo scissionista Luigi Di Maio. Smentita la messaggistica tra il premier Draghi e l'Elevato, è partito il vero e proprio ricatto agli eletti pentastellati: il governo va avanti, chi stacca la spina non avrà mesi per rigenerarsi perché si andrà dritti alla crisi e subito dopo a elezioni politiche anticipate. Per molti parlamentari grillini non c'è possibilità di rielezione, quindi queste ultime mensilità da incassare portano con sé la necessità che il governo duri fino a fine legislatura, in una dinamica che somiglia a un ricatto.