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Dopo una giornata di dichiarazioni choc rilasciate e/o carpite da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni ha capito che la tregua appena firmata con il leader di Forza Italia dopo l'incontro di via della Scrofa è subito saltata in aria. La premier in pectore non può fidarsi dell'ingombrante alleato. Meloni ha fatto di tutto per rendersi accettabile per la poltrona di Palazzo Chigi subendo i diktat di Biden e della Nato, accettando la dottrina Draghi sulle armi a Kiev e seguendo l'Ue sulle sanzioni alla Russia; ora si ritrova con Berlusconi che si scambia regali e lettere "dolcissime" con Putin e contemporaneamente reclama per il suo partito ministeri pesanti come gli Esteri, da affidare a Tajani, e la Giustizia per la Casellati su cui Meloni vuole però piazzare il suo Nordio. In questo clima di incertezze assolute e tensioni continue, partono domani le consultazioni al Quirinale.