Mario Draghi non fa filtrare nulla sulle proprie decisioni e domani al Senato le sue "comunicazioni fiduciarie", come sono state burocraticamente definite dal presidente della Camera Roberto Fico, potrebbero addirittura chiudersi con la conferma delle dimissioni senza neanche attendere il voto di fiducia. I partiti però alla sola ipotesi di doversi sottoporre al voto anticipato impazziscono e dunque tutti, chi più chi meno, spingono affinché Draghi si rimangi le dimissioni e resti al suo posto. Tutti compresi decine di parlamentari del M5S di Conte, che sarebbero pronti ad un'ulteriore scissione in direzione governista.
