Riparte lo schema ideologico consueto con il pugno duro, legge e ordine, del neonato primo governo guidato dalla destra e l'insorgere delle opposizioni che gridano all'atto autoritario evocando il fascismo. Al centro del contendere il decreto anti-rave che secondo il governo serve solo a contenere eventi pericolosi non autorizzati, secondo Pd e M5S serve a limitare la libertà di manifestazione del dissenso e colpirà anche le occupazioni delle scuole o delle università da parte degli studenti, con pene pesanti che arrivano ai sei anni di carcere. Restano sullo sfondo i temi veri dei bisogni degli italiani a partire da quelli economici sempre più pressanti anche se le bollette di questo bimestre sembrano essere cresciute meno del previsto.