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C'è voluta la tragedia di Mestre, con il bus elettrico precipitato dal cavalcavia (21 i morti) e che ha preso fuoco, per aprire il dibattito sulla pericolosità delle batterie agli ioni di litio che, se in fiamme, richiedono ore e ore di lavoro di spegnimento da parte dei vigili del fuoco. Oltre alle nocive esalazioni di acido fluoridrico che si propagano nell'aria. Eppure, già in tempi non sospetti, c'è chi aveva lanciato una sorta di allarme, come Claudio Cangialosi, direttore del sito "SicurAuto.it", che si occupa di sicurezza stradale, ospite del "Punto" di oggi.