In ambito militare gli ordini non si discutono, si eseguono. Mario Fantin lo sa: il suo animo è segnato proprio dall’invadente pesantezza di una vita militare. Nato nel 1921 a Bologna, in una terra piatta, ha un’attrazione sognante per le montagne e le loro vertigini. Nel 1940, giovane diciannovenne, Fantin partì per la leva militare, la naja. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale combatté sul fronte est, nei Balcani; dopo l’8 settembre ‘43 si legò, insieme alla sua brigata, alle forze partigiane slave e finì, ferito, all’ospedale militare di Bari, dove rimase chiuso un anno in attesa di giudizio. Dieci anni dopo - il 22 luglio 1954 - mentre si trova al campo cinque del K2, Mario Fantin è costretto ad abbandonare la parete della seconda montagna più alta del pianeta.
Scritto e registrato da Sebastiao Frollo e Saverio Mariani
Il libro di Saverio Mariani - "La spedizione italiana al K2. Italia-Karakorum 1954"
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