Meglio una parola di meno che una parola di più, diceva il proverbio, tanto più se la parola del più aspira in fondo al meno. Tra tutte le parole-mantra del nostro Discorso pubblico ce n’è una davvero paradossale: semplificazione. Non raggiunge certo le vette della sostenibilità che scandisce ormai la nostra giornata come i cicli biologici e le necessità primarie. Ho usato la parola riformare non a caso perché la semplificazione è una di quelle che ci chiede l’Europa per staccare gli assegni del Pnrr, che ha tanti problemi, ma non ultimo la nostra governance afflitta dalla burocrazia.