Nel caso in cui la coscienza sia incerta sulla qualità morale di un atto, questo atto non è permesso, perché non è ragionevole agire moralmente a caso. Bisogna perciò lavorare ad illuminare la coscienza con ogni mezzo razionalmente possibile e con esemplificazioni concrete, tanto più necessarie quanto più importante è l'oggetto a cui sono applicate.Quando il dubbio persiste, e quando bisogna agire senza aver potuto prima consultare persone competenti e sagge, ci si deve formare una coscienza, si deve cioè pervenire almeno ad una certezza indiretta e pratica, in virtù della quale si prende la decisione più ragionevole, pronti a mutarla appena ci accorgiamo di esserci ingannati.