Lunedì 17 aprile e primo titolo Master 1000 per il moscovita Andrey Rublev, che si impone a Monte Carlo e riaccende così i riflettori anche sul proprio attivismo. Troppo spesso, i risultati sono il solo strumento in mano ad un atleta per fare sentire la propria voce, ma il profilo del russo, considerato da tutti gli addetti ai lavori un esempio di integrità e schierato dal primo giorno contro la guerra in Ucraina, merita di essere raccontato.
Lato B per parlare di Sara Curtis, il volto nuovo del nuoto italiano, che a soli 16 anni fa già intravedere ipotesi di grandezza.