Una recente ricerca dalla Northwestern University, pubblicata sul Journal of the American Chemical Society, presenta una nuova terapia nanotecnologica che potrebbe combattere le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e la SLA. Questa terapia impiega nanofibre rivestite di uno zucchero naturale, il trealosio, derivato dalle piante. Le nanofibre sono progettate per legarsi a proteine mal ripiegate, che altrimenti formerebbero aggregati tossici che danneggiano i neuroni. Intrappolando queste proteine, il trattamento impedisce la loro aggregazione e ne facilita la degradazione innocua, portando a una maggiore sopravvivenza neuronale in modelli di laboratorio. Questa strategia offre un approccio inedito e promettente per affrontare la causa primaria di queste devastanti patologie in fase precoce.
Fonte: https://www.sciencedaily.com/releases/2025/05/250514111342.htm