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Che paese è mai questo dove ci si indigna perché l’operato di un Ministro della Repubblica, non in accordo con le leggi vigenti, viene giudicato passibile di una condanna?Che paese è mai questo che considera accettabile sequestrare 147 persone colpevoli di essere in fuga dal loro paese di origine in cerca di una vita migliore per sé sessi, le loro famiglie, i loro figli?Che paese è mai questo che dopo secoli di fame, di emigrazione, quando si andava via per sopravvivere, avendo come unico bagaglio ricordi e sentimenti, ora si erge a baluardo della difesa del territorio nazionale nei confronti di chi ha solo sete e fame?Cos’è che dichiara il ministro incriminato: “Difendere l’Italia non è un reato e io non mollo, né ora né mai”. Che bravo! Se non avesse usato l’infelice, molto infelice, espressione “non mollo”, sarebbe stato molto, molto meglio.Difendere l’Italia da chi? Da 147 disgraziati che chiedono solo di vivere?Possibile che non riesca a vergognarsi nel dichiarare, nel solito insulso video sul solito inutile canale Instagram: “Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani. Mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data».