Ci mancava solo l’assistente portaborse galoppino versione “Italia uno punto zero”. Invece di limitarsi a procacciare affari al suo capo Elon Musk, o a fargli da scorta nei suoi incontri di alto livello, adesso ci deve anche spiegare la sua infelice gestualità.Cos’è che ha detto l’ineffabile Stroppa? Quello di Musk, nel suo appassionato discorsetto in occasione della presa di potere di Trump, non era un saluto romano o nazista, era il suo modo di lanciare – novello Messia – il suo cuore all’auditorio osannante.A dire il vero Stroppa prima dichiara “L’impero romano è tornato”, poi cancella il post e spiega che “Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente quello di Elon, affetto da autismo, che esprime i suoi sentimenti dicendo: ‘Voglio darti il mio cuore’, ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono. A Elon non piacciono gli estremisti!”.Già, a Elon non piacciono gli estremismi degli altri, i suoi li coltiva.