Jeffrey Sachs. Economista e saggista, docente universitario e Direttore del Centro per la crescita sostenibile alla Columbia University, dove ha diretto, dal 2002 al 2016 “The Earth Institute”. Consigliere di tre Segretari Generali delle Nazioni Unite.Il 19 febbraio scorso ha parlato per un’ora e mezza davanti al Parlamento Europeo in occasione dell’evento “La geopolitica della Pace”. Racconta e riferisce di cose vissute, di esperienze personali relative alla politica estera degli Stati Uniti, all’espansione della NATO, la strategia del mar Nero, la guerra in Ucraina, Medio Oriente e Cina, senza dimenticare l’amministrazione Trump.Ha sferzato gli Stati Uniti spiegando il loro progetto governativo di lungo termine, indipendente da qualsivoglia presidente, basato sull’assunzione di essere l’unica e sola potenza mondiale, ricordando quanto disse Henry Kissinger: “Essere un nemico degli Stati Uniti è pericoloso, essergli amico è fatale”.Riferisce di come gli Stati Uniti avessero promesso che la NATO non si sarebbe avvicinata ai confini della Russia, disattendendo poi la parola data.Con dovizia di dettagli ha raccontato di come gli Stati Uniti abbiano proibito a Zelensky di negoziare la pace con Putin una settimana dopo l’inizio delle ostilità Russia-Ucraina. Non ha dubbi Sachs nell’affermare che Netanyahu e la lobby israeliana negli Stati Uniti abbiano guidato per decenni la politica americana in Medio Oriente e sottolinea la possibilità di una guerra tra Stati Uniti e Iran.