Un sospiro di sollievo da Bruxelles si aggira per l’Europa: finalmente è stato messo per iscritto l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti, che concede agli europei una tariffa di base del 15 per cento. La bozza di accordo raggiunto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla fine di luglio su un campo da golf scozzese è diventato, giovedì 21 agosto, “dichiarazione congiunta”.Non si può certo dire che l’accordo abbia scatenato l’entusiasmo del Governo italiano, come non ha alimentato grandi manifestazioni di giubilo tra imprenditori e i leader aziendali europei, ma i dazi del 15 per cento sono migliori di quelli del 30 per cento, minacciati da Trump, o del 39 per cento, imposto dall’inizio di agosto alla Svizzera che forse, per una volta, rimpiange di non fare parte della Unione Europea. Probabile che il sospiro di sollievo di cui sopra sia stato emesso dal commissario per il commercio Maroš Šefčovič e comunque, alla fine della fiera, l’UE se l’è cavata meglio di altri.