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CLASSIC ROCK ON AIR è un programma ideato da Renato Marengo che lo conduce con Marco Testoni.Viene realizzato con la collaborazione della rivista Classic Rock (Sprea Editore) e la Indie Music Like del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti)In redazione Lorenza Somogyi Bianchi e al montaggio Paolo Tocco.

In apertura, per i Grandi classici, troviamo Dancing in the Dark di Bruce Springsteen, al quale il magazine di Classic Rock dedica la copertina di agosto in occasione del suo tour italiano e dell’uscita del libro di Ermanno Labianca Bruce Springsteen 50 (1973-2023). Cinquant’anni di carriera e di storia.

Dancing in the Dark è una canzone tratta dall'album Born in the U.S.A. e pubblicata come primo singolo nel maggio del 1984. Il videoclip d'accompagnamento al brano, diretto da Brian De Palma, venne girato al Saint Paul Civic Center di Saint Paul, in Minnesota. Il video ripropone il concerto live, con Springsteen che si dedica unicamente al canto ed invita una giovane ragazza del pubblico - l'allora ventenne e sconosciuta Courteney Cox - a salire sul palco e a ballare con lui, mentre la E Street Band suonava. De Palma aveva indicato a Springsteen quale ragazza chiamare sul palco, ma, benché il cantante pensasse si trattasse di una fan selezionata nel pubblico, scoprì in seguito che si trattava di un'attrice venuta da New York.

Veniamo quindi agli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano.
Dopo il grande successo del tour invernale nei palasport, Tananai parte con il Tananai Live Tour 2023 Festival. Queste le prossime date: 8 agosto a Gallipoli, 9 agosto a Roccella Ionica, 11 agosto a Catania, 12 agosto a Palermo, 15 agosto a Olbia, 17 agosto a Edolo, 9 settembre a Sesto San Giovanni e 25 settembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Torna in live anche Madame, che si esibirà il 19 agosto a Follonica, il 20 agosto a Forte dei Marmi, il 22 agosto a Diamante, il 24 agosto a Palermo, il 25 agosto a Taormina, il 27 agosto a Taranto, il 29 agosto a Macerata e il 30 agosto a Todi.
I Negramaro festeggiano 20 anni di successi tornando sul palco con l’n20 tour, che prevede 9 esibizioni nei più suggestivi teatri di pietra italiani. Prossimamente, precisamente il 12 agosto, il gruppo si esibirà all’aeroporto di Galatina.
Spazio anche per gli artisti internazionali a partire da Anthony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet che si esibirà il 15 agosto a Palmi e il 16 agosto a Campitello Matese.
E arriva in Italia anche una delle voci più importanti della scena rock mondiale: si tratta dell’ormai leggendario Robert Plant, che porterà la sua energia in giro per il Bel Paese attraverso sette concerti. Il 26 agosto si troverà a Lignano Sabbiadoro, il 28 agosto a macerata, il 30 agosto a Taormina, il 1 settembre a Bari, il 3 settembre a Ostia Antica, il 5 settembre a Milano e il 6 settembre a Vicenza.
A fine agosto porteranno il loro rock qui da noi anche i The Struts, nelle date del 25 agosto a Milano e del 26 agosto ad Empoli.
Tutto pronto per il Carpino in Folk, patrocinato anche da Ferrovie del Gargano. Il festival si aprirà il 7 agosto alle 21:00 a Largo San Nicola, con tante presentazioni letterarie e i concerti dei Cantori di San Giovanni Rotondo, dei Cantori di Carpino, dei Tarant Folk, di Giuseppe e Marco Di Mauro, e del gruppo Le Indie di Quaggiù. Si continua l’8 agosto a Piazza del Popolo, a partire dalle 21:30, con i laboratori di Tarantella del Gargano e di Chitarra Battente, e con l’opening act Chi suona e canta non muore mai. Sempre a Piazza del Popolo, il 9 agosto ci saranno i Bandakadabra e Roy Paci & Aretuska, mentre il 10 agosto si chiuderà con varie esibizioni a cui prenderanno parte, nuovamente, i Cantori di Carpino.

Come brano proposto da l’altoparlante, questa settimana in scaletta troviamo Una gatta da pelare di Gioacchino Fittipaldi, nuovo singolo che anticipa l’Ep di esordio del cantautore lucano. Dentro questo nuovo singolo, il rock ironico e leggero incontra quella contaminazione musicale propria di ogni artista che nel corso degli anni ha ascoltato molto i Pink Floyd, i Dire Straits, i Metallica e i cantautori italiani, primo in assoluto De André, seguito da Guccini, De Gregori, Vasco, Litfiba, Ligabue e il maestro Mogol, che ha insegnato la consapevolezza del cantautore ed è cresciuto, come dice chi ha ascoltato Federico Salvatore, a “pane e jazz”.

Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana ospita Pierluigi Pietroniro, storico violinista di Ennio Morricone, in occasione dell’uscita del suo libro Il Manuale del Turnista (Edizioni Efesto) che si pone, come auspicato dal compianto Morricone, come opera necessaria "per chiunque voglia intraprendere la professione nel mondo delle colonne sonore: esecutori, compositori, arrangiatori, direttori d'orchestra, assistenti musicali, etc.". All'interno di esso si trovano anche cenni di storia della registrazione sonora, tecnica attuale di registrazione e mixaggio audio, contrattualistica, diritto d'autore e di esecuzione.

La scelta della redazione di Classic Rock cade questa settimana su Oblivion di Lina Gervasi, intensa e raffinata rilettura, disegnata con i magici suoni del suo theremin, che l’artista fa dell’omonima colonna sonora di Astor Piazzolla per l’Enrico IV di Marco Bellocchio. Questa è la seconda tappa di un viaggio attraverso le grandi colonne sonore che la Gervasi ha pensato proprio per questo strumento tanto futurista quanto capace di antiche suggestioni. Al suo fianco, nel videoclip che supporta questa uscita due raffinati ballerini di tango argentino: Barbara Carpino e Claudio Forte, siracusani come Lina Gervasi. Tutti e tre avvolti in una magica simmetria visiva fra l’abbraccio dei due ballerini, da una parte, e il gesto e la postura fra Lina e il suo strumento. Magia che trova la sua eco e risonanza fra le splendide mura di Palazzo Biscari, uno degli edifici storici più belli di Catania.

La sigla scelta per il mese di agosto è Col fiato sospeso di Omar Pedrini, cantautore e chitarrista italiano nonché ex leader dei Timoria. Ligabue gli ha scippato il soprannome di Zio Rock, allora i suoi fan lo hanno cambiato in Zio Roccia. Il Covid e cinque interventi al cuore in due anni avrebbero fermato chiunque. Pedrini, invece, torna con un nuovo disco, il diciottesimo se si includono anche quelli usciti con i Timoria. Eccolo nella sua primissima intervista dedicata al suo ultimo album: Quando l’amico Pietro Galeotti, col quale ho anche scritto delle cose per la televisione, ha sentito Col fiato sospeso, mi ha fatto notare come quella parola fosse perfetta, come indicasse la mia situazione ‘sospesa’ tra la vita e la morte. Il disco è dedicato ai giovani, alle nuove generazioni che sono in sospeso e non sanno bene come sarà il loro futuro. Potrei continuare per ore: al liceo classico – e i Timoria se lo ricordano – mi sospendevano spesso; mi viene in mente il caffè sospeso di Napoli, l’idea positiva di lasciare qualcosa in sospeso per qualcuno che ‘non può’. Il mondo è sospeso nello spazio mentre l’uomo comincia a guardare ad altri pianeti. Infatti, il disco si conclude con una canzone dedicata a Keplero con le parole di Ferlinghetti, il mio amico più vecchio, morto a 101 anni, che tutti chiamavano Little Boy perché è rimasto un bambino tutta la vita, e al mio ultimo figlio, Faustino Leone, che spero troverà il suo futuro in un pianeta abitabile.