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CLASSIC ROCK ON AIR è un programma ideato da Renato Marengo che lo conduce con Marco Testoni. Viene realizzato con la collaborazione della rivista Classic Rock (Sprea Editore) e la Indie Music Like del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti). In redazione Lorenza Somogyi Bianchi e al montaggio Paolo Tocco. In apertura, per i Grandi classici, la redazione propone un brano dell’album Goodbye Yellow Brick Road che portò il mitico Elton John in vetta alle classifiche: Candle in the wind. Fu scritta nel 1973 prendendo come spunto Marilyn Monroe per descrivere l'eventualità della morte prematura all'apice di una carriera artistica, ma il successo maggiore è venuto con il riadattamento per Lady Diana Spencer, nel 1997, che la trasformò nel singolo più venduto di tutti i tempi. Sempre numerosi gli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano: continua nel 2024 il Laura Pausini World Tour, sarà tra il 9 e il 23 gennaio tra Casalecchio di Reno e Milano. In programma anche un veterano della scena metal Scott Weinrich, conosciuto come Wino, un outsider con un grande talento. Ha annunciato una reunion con i The Obsessed, la band in cui ha militato in molti anni; ma ad oggi ci occupiamo dei suoi concerti: parte il 12 gennaio da Savona passando per Pordenone, Bologna, Roma, Perugia fino al 20 gennaio dove arriverà in Brianza. I The Vaccines hanno annunciato il loro nuovo lavoro in uscita il 12 gennaio PickUp Full Of Pink Carnationse con esso il tour che li porterà in tutta Europa e anche in Italia, precisamente il 28 gennaio a Milano. Grande ritorno in Italia per i The Simple Plan, che avranno anche una data estiva, ma per ora arriveranno il 25 gennaio a Milano. Tempo di tour anche per Dardust che avrà date con molti ospiti: il 24 gennaio a Roma con Franco 126, a Bologna e a febbraio a Firenze. Spostiamoci in Puglia, a Foggia, dove al Teatro del Fuoco il 27 gennaio si festeggeranno i 40 anni di Un Sabato Italiano di Sergio Caputo, un passaggio tra vecchie e nuove generazioni. Come brano proposto dal MEI,questa settimana troviamo Rave, il nuovo singolo del gruppo marchigiano La chance su Marte che anticipa l’uscita del nuovo EP prevista per i primi mesi del 2024. Il brano racconta quel periodo della vita che viene spesso chiamato la fine dei vent’anni, un momento di transizione e di incertezza per molti. Si ricordano i bei momenti di spensieratezza come lontani nel tempo e nello spazio. E a volte, per non pensare a tutto questo, si preferisce perdere l’equilibrio, alzare il volume e distruggersi le orecchie così da silenziare, anche solo per un attimo, i mille pensieri che affollano il cervello. A Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana la puntata è dedicata al Premio MUSA della critica Cinemusicale 2023 assegnato a Santi Pulvirenti e i Calibro 35 per le migliori musiche originali rispettivamente del film L’Ultima notte di Amore e della serie tv Blanca- Seconda Stagione. Due colonne sonore che rappresentano al meglio il valore artistico della scena compositiva italiana attraverso il perfetto abbinamento, estetico e narrativo, di musica e immagini. ​​Diretto ed ideato da Marco Testoni (Soundtrack City) e da Massimo Privitera (Colonne Sonore), il Premio è un riconoscimento che la stampa e la critica specializzata italiana vuole assegnare annualmente alle migliori partiture musicali della stagione; un premio nato per rispondere all’esigenza di dare la giusta dimensione culturale alla qualità della musica per immagini e alla peculiarità del suo linguaggio. Il Premio nasce da una collaborazione fra Soundtrack City e Colonne sonore con Cinecorriere. La scelta della redazione di Classic Rock questa settimana propone il brano Spunta la luna dal Monte dei Tazenda nella versione che li propose a Sanremo ‘91, quella con Pierangelo Bertoli che, a fianco alla lingua sarda propone delle strofe in italiano. L’occasione è offerta dalla partecipazione di questa storica band alla puntata del 9 gennaio de Gli occhi del musicista, il programma di Enrico Ruggeri in onda in seconda serata di Rai1 che sta ripercorrendo la storia artistica di alcuni grandissimi protagonisti che hanno fatto la storia della musica italiana. Ricordiamo che il titolo originale era Disamparados, un brano che, nella sua versione tutta in sardo, gli aggiudicò quell’anno il Premio Tenco per la Migliore Canzone in dialetto. E il tour 2024 dei Tazenda sarà proprio dedicato a ripercorrere le suggestioni di Murales, l’album che conteneva Spunta la luna dal Monte. La sigla scelta per il mese di gennaio è la celeberrima Karn Evil 9 1st Impression Part 2 degli Emerson Lake & Palmer. L’occasione è offerta dalla copertina di Ciao 2001, la rivista curata dal nostro Direttore Renato Marengo assieme a Maurizio Becker: agli Emerson Lake & Palmer Ciao 2001 dedica, infatti, un approfondimento sui loro due mastodontici tour mondiali che impegnarono il trio tra Europa, Stati Uniti e Giappone dal marzo 1972 al giugno 1973. Nel numero del redivivo Ciao 2001, infatti, in edicola troviamo la copia del magazine del 1973 dove in copertina appare il nome di una delle band storiche del prog: Emerson, Lake & Palmer. In particolare nell’articolo si parla dei loro due mastodontici tour mondiali che impegnarono il trio tra Europa, Stati Uniti e Giappone dal marzo 1972 al giugno 1973. Infatti il tour di Brain Salad Surgery, (il loro album pubblicato nel 1973) partito a novembre 1973 e protrattosi a più riprese fra Europa e Stati Uniti d'America fino ad agosto del 1974, aveva dimensioni mastodontiche per l'epoca: 25 tecnici, 40 tonnellate di attrezzatura e suono quadrifonico con 32 altoparlanti. Il gruppo viaggiava con al seguito il proprio palcoscenico, dotato di uno schermo circolare sospeso, largo 47 metri, per la proiezione di diapositive. Emerson, oltre al consueto Moog modulare e al primo prototipo di sintetizzatore polifonico, il Moog Apollo, schierava sul palco due organi Hammond, un Clavinet, un Minimoog, un pianoforte a coda lunga Steinway, un piano verticale amplificato (per i soli brani honky tonk) e un terzo pianoforte a coda più piccolo appositamente attrezzato per sollevarsi a mezz'aria e ribaltarsi assieme a lui.