CLASSIC ROCK ON AIR è un programma ideato da Renato Marengo che lo conduce con Marco Testoni. Viene realizzato con la collaborazione della rivista Classic Rock (Sprea Editore) e la Indie Music Like del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti). In redazione Lorenza Somogyi Bianchi e al montaggio Paolo Tocco. In apertura, per i Grandi classici, la redazione propone The Only Face (Horoscope Version) di Bryan Ferry. Il singolo è tratto dall’ album Mamouna special edition in 3 cd che viene ristampato dalla sua prima pubblicazione del 1994 per celebrare il 30° anniversario di un capitolo unico del catalogo solista di Ferry che contiene anche un secondo album in studio inedito intitolato Horoscope. Sempre numerosi gli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano. Si parte con il ritorno in tour della band progressive Le Orme che si esibiranno a Napoli, Roma, Seriate, Alessandria con vari ospiti. Grande ritorno nel Belpaese anche per i Jethro Tull con ben quattro date in diverse città: Roma, Trieste, Brescia e Torino. Dalla Gran Bretagna arrivano in Italia gli Slowdive per presentare il nuovo album Everything is alive con diversi live: fra gli altri il 31 gennaio a Milano e il 2 febbraio a Bologna. Restiamo in Italia con la chiusura del tour di Mannarino partito da La Spezia lo scorso novembre, un progetto lanciato dall’artista 10 anni fa che torna nei teatri più importanti d’Italia con una scaletta rinnovata: si parte da Trieste il 15 gennaio per arrivare a Napoli il 17 gennaio. Nel solco della musica d’autore è in tour Fabio Concato con il suo Musico Ambulante, un artista elegante e un grande interprete che nel corso degli anni si è ritagliato il suo spazio per regalare musica quotidiana; non mancheranno i festeggiamenti dei suoi 40 anni di carriera. Il tour andrà avanti fino a maggio e inizierà il 18 gennaio a Salerno, per passare per Napoli, Forlì, Orvieto, Cremona, Pordenone e il 23 febbraio arriverà a Varese. Spostandoci in Puglia, sempre con le Ferrovie del Garvano, a San Severo è già partita la stagione concertistica del 2024 con grandissimi nomi: il 24 gennaio tornerà l’orchestra ICO Suoni del Sud con l’omaggio a Giacomo Puccini. Come brano proposto da l’Altoparlante,questa settimana troviamo Hidden World, il terzo singolo che anticipa l’uscita del secondo album di inediti del cantautore, musicista ed ingegnere del suono vicentino Beppe Cunico. Il brano, prodotto da Sandro Franchin e dallo stesso Cunico, è dedicato al figlio Paolo, registrato e mixato da Alberto Gaffuri e lo stesso Sandro Franchin presso lo XLand Studio e vede alla batteria Elio Rivagli, al basso Andrea Torresani, alle chitarre Mattia Tedesco oltre che lo stesso artista vicentino creando così un’alchimia fatta di suoni potenti e intensi, enfatizzati dai cori di Marta Bonat e Marco Boem alle tastiere. A Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana la puntata è dedicata al ParmaJazz Frontiere Festival e al concerto di Roberto Bonati & Chironomic Orchestra. Ospiti lo stesso Bonati, direttore artistico di una manifestazione da sempre improntata alla ricerca musicale arrivata quest'anno alla 28esima edizione e Alberto Bazzurro (critico musicale della rivista Musica Jazz) dei tanti temi legati alla didattica del jazz e alla sperimentazione musicale. La scelta della redazione di Classic Rock questa settimana propone il brano L’Equilibrista del cantante Francesco Baccini e le Alter Echo String Quartet. Il singolo è il secondo estratto dall'album di prossima uscita per Egea Music Archi e Frecce e racconta molto di Francesco Baccini: poetico, sognante, incosciente, divertente e divertito e allo stesso tempo profondo e ricco di senso. Chi è questo funambolo che cammina sul filo con leggerezza e spregiudicatezza, che avanza nella vita sapendo che potrebbe precipitare da un momento all'altro? Chi è che insiste perché venga tolta la rete che lo proteggerebbe da una caduta rovinosa? Baccini racconta una storia nella quale si possono trovare echi della sua vita personale, ma dove chiunque si può rispecchiare se si lascia trasportare dalla melodia e le parole. La sigla scelta per il mese di gennaio è la celeberrima Karn Evil 9 1st Impression Part 2 degli Emerson Lake & Palmer. L’occasione è offerta dalla copertina di Ciao 2001, la rivista curata dal nostro Direttore Renato Marengo assieme a Maurizio Becker: agli Emerson Lake & Palmer Ciao 2001 dedica, infatti, un approfondimento sui loro due mastodontici tour mondiali che impegnarono il trio tra Europa, Stati Uniti e Giappone dal marzo 1972 al giugno 1973. Nel numero del redivivo Ciao 2001, infatti, in edicola troviamo la copia del magazine del 1973 dove in copertina appare il nome di una delle band storiche del prog: Emerson, Lake & Palmer. In particolare nell’articolo si parla dei loro due mastodontici tour mondiali che impegnarono il trio tra Europa, Stati Uniti e Giappone dal marzo 1972 al giugno 1973. Infatti il tour di Brain Salad Surgery, (il loro album pubblicato nel 1973) partito a novembre 1973 e protrattosi a più riprese fra Europa e Stati Uniti d'America fino ad agosto del 1974, aveva dimensioni mastodontiche per l'epoca: 25 tecnici, 40 tonnellate di attrezzatura e suono quadrifonico con 32 altoparlanti. Il gruppo viaggiava con al seguito il proprio palcoscenico, dotato di uno schermo circolare sospeso, largo 47 metri, per la proiezione di diapositive. Emerson, oltre al consueto Moog modulare e al primo prototipo di sintetizzatore polifonico, il Moog Apollo, schierava sul palco due organi Hammond, un Clavinet, un Minimoog, un pianoforte a coda lunga Steinway, un piano verticale amplificato (per i soli brani honky tonk) e un terzo pianoforte a coda più piccolo appositamente attrezzato per sollevarsi a mezz'aria e ribaltarsi assieme a lui.