CLASSIC ROCK ON AIR è un programma ideato da Renato Marengo che lo conduce con Marco Testoni.Viene realizzato con la collaborazione della rivista Classic Rock (Sprea Editore) e la Indie Music Like del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti)In redazione Lorenza Somogyi Bianchi e al montaggio Paolo Tocco.
In apertura, per i Grandi classici, troviamo Roxanne dei Police, il celeberrimo brano del gruppo britannico formatosi intorno alla figura di Sting che nel numero di Classic Rock di queste mese si prendono la copertina con un articolo che si sviluppa dal racconto del chitarrista Andy Summers. La formazione con la quale i Police raggiunsero il successo internazionale fu quella composta dallo stesso Sting, autore di gran parte dei brani del gruppo, leader vocale e bassista; Andy Summers, chitarrista; e lo statunitense Stewart Copeland, batterista. Roxanne è uno dei singoli di maggior successo dei Police, quello che gli fece guadagnare il loro primo contratto discografico nonché primo estratto dall'album di debutto della band, Outlandos d'Amour nel 1978. Si dice fosse inizialmente pensata da Sting come una canzone bossanova che fu poi trasformata in un reggae sull’onda del successo che negli anni ‘70 stava avendo Bob Marley.
Veniamo quindi agli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano.
Si è svolto martedì 20 giugno presso l’Auditorium Palazzo delle Esposizioni di Roma, promosso da Aut-Autori, un tavolo di lavoro per affrontare il tema del lavoro creativo nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Un tavolo in difesa della creatività, che è alla base della musica e del settore culturale. Il tavolo di lavoro è disponibile sul Canale Yotube dell’Anac. La creatività è anche alla base del No Border Music Festival, una rassegna musicale senza confini arrivata ormai alla sua ventottesima edizione. Previsti per queste date moltissimi artisti importanti tra cui: Ben Harper, Mannarino, Mika, Stefano Bollani e tanti altri.Per tre giorni consecutivi, dal 14 al 16 luglio, è prevista la miglior musica live Italiana all'Aeroporto dei Parchi dell’Aquila con il Pinewood Festival. Parteciperanno gli Articolo31, Salmo, Verdena, Levante, Lazza e Lorenzo Baglioni.Previsti moltissimi artisti anche ad Arezzo nelle date del 4, 5, 6 e 9 luglio in vista del Mengo Music Fest, una rassegna dedicata al genere indie-rock alla quale parteciperanno anche i Coma Cose.Col pullman di Ferrovie del Gargano ci spostiamo a Vieste, dove si terrà il Festival Cristalda e Pizzomunno, un evento, quest’anno dedicato a Zeffirelli, che celebra la grande musica e artisti di fama internazionale provenienti da tutto il mondo. Si parte il 10 Luglio a Rotonda di Marina Piccola a Vieste con uno spettacolo di Simona Zori. Successivamente, una serata musicale gestita da Alessio Bidoni e Bruno Canino presso l’Auditorium San Giovanni di Vieste. Ancora musica il 12 Luglio al Castello Svevo e il 15 Luglio all’Anfiteatro Nobile in cui Zeffirelli racconta alla Callas e la Callas racconta a Zeffirelli.
Come brano proposto dall’Altoparlante, questa settimana in scaletta troviamo She’s Crazy, primo singolo - che descrive di un rapporto che riesce ad essere malato ancor prima di diventare una relazione - estratto dal nuovo album dei milanesi Casual Tox, band post punk fondata da Daniele Mona, ex tastierista dei The Kolors.
Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera propone questa settimana un approfondimento letterario di Registrando i Beatles di Geoff Emerick e Luigi Abramo e di Colonne sonore in giallo di Giuseppe Ferdico. Nel primo libro Emerick, storico tecnico del suono dei Beatles, ci racconta il backstage, gli aneddoti e le sue esperienze in studio con il quartetto di Liverpool. Nella seconda opera Ferdico analizza le colonne sonore e i compositori dei dei più noti film gialli internazionali.
La scelta della redazione di Classic Rock cade questa settimana su We deserve to dream di Xavier Rudd, cantautore australiano che con la forza della sua chitarra, della sua voce e del suo oramai celebre didgeridoo, porta in giro per il mondo il suo messaggio di musica, solidarietà e ambiente capitalizzando peraltro su Youtube milioni di visualizzazioni che lo hanno reso oramai un personaggio veramente virale. Il videoclip del brano che abbiamo scelto vanta tra l’altro la partecipazione dell’affascinante Tyrel Dulvarie, danzatore aborigeno della tribù degli Yirrganydji. Rudd sarà presente, il prossimo 11 luglio, al festival del folk internazionale Folkest, che per l’occasione si sposterà al Castello di Udine.
In sigla di chiusura di questo mese troviamo infine Muscio Muscio di James Senese, 78enne leader dei Napoli Centrale tornato a giugno col suo 21esimo album, Stiamo cercando il mondo.Se James Senese fosse nato in America, oggi sarebbe molto di più che un Brother in soul, titolo onorifico tributatogli nel ‘90 a New York in una serata all’Apollo Theatre. «Infatti sarei stato Malcom X, perché nasco ribelle. Capito?». Pezzo unico della musica, nonostante l’aspetto e i tratti somatici Senese non è un black born in the USA, ma è nato nel ventre di Napoli, dove comunque è da sempre un re, quantomeno del jazz e del soul ma anche del funk e del rock. Tutti generi che si ritrovano in ogni suo disco compreso l’ultimo, Stiamo cercando il mondo. Ventunesima prova d’autore del 78enne, figlio di madre napoletana, Anna Senese, e di un soldato afroamericano, James Smith, che è rivolato in America quando il piccolo James aveva due anni. Senese è stato sempre «Gems o’ nnire». Il caposcuola dell’eterno Neapulitan Power che ha cominciato dai bordi della periferia partenopea studiando musica. Poi il suo sax ha preso a girare a mille con gli Showmen, band fondata con Mario Musella. Assieme hanno fatto un Sessantotto: con la cover riarrangiata di Un’ora sola ti vorrei vincono il Cantagiro di quell’anno. Soldi, successo, ma anche la terza s, quella del sound, li divide. Perché James scopre di non essere un’anima pop, è tarantolato dal jazz e a illuminare la sua strada futura spunta il sax di John Coltrane. È proprio con Napoli Centrale, nato mezzo secolo fa e di cui resta ancora il leader maximo, che Senese potrà dare sfogo alla sua sperimentazione. Musica che parla alla gente, agli ultimi, ai lavoratori della terra, come la hit Campagna che nel 1974 «fa nu terremoto», scala la classifica e vende quasi 100mila copie.