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CLASSIC ROCK ON AIR è un programma ideato da Renato Marengo che lo conduce con Marco Testoni.Viene realizzato con la collaborazione della rivista Classic Rock (Sprea Editore) e la Indie Music Like del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti)In redazione Lorenza Somogyi Bianchi e al montaggio Paolo Tocco.

In apertura, per i Grandi classici, troviamo Hawaii dei Public Image, singolo dolce e struggente dedicato alla moglie del frontman John Lyndon. Il brano fa parte del nuovo e undicesimo disco dei PI, End of the World; un titolo che, come spiegato dallo stesso leader, “[...] ha a che vedere con l’attuale stato delle cose sia nella sfera politica che in quella religiosa, e con tutta la confusione. Nessuno ascolta più nessun altro. E questa deliberata opposizione al libero pensiero sarà “la fine del mondo. [...] Se come specie umana vogliamo avere un futuro, dobbiamo affidarci al dibattito e alla discussione piuttosto che alla dittatura delle idee”.

Veniamo quindi agli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano.
Giunge alla sua ventesima edizione l’Apolide Festival, che dal 20 al 23 luglio animerà il cortile della Lavanderia a vapore di Parco della Certosa a Collegno (provincia di Torino). Tantissimi gli artisti che si esibiranno nei quattro giorni del festival, tra i quali, per citarne soltanto alcuni: Jeff Mills, Xavier Rudd, Lucio Corsi, Bulgarian, Lollino, Altea e Materazi Future Club.
Torna anche l’Ypsigrock, che anche quest’anno, dal 10 al 13 agosto a Castelbuono in Sicilia, propone una line-up composta tra artisti che hanno segnato l’ultimo ventennio e altri che stanno invece emergendo.
Un altro importante appuntamento è quello del festival Acieloaperto, che propone degli appuntamenti davvero interessanti: il 21 luglio, alla Rocca Malatestiana, si esibiranno i Baustelle; il 30 a luglio, al Parco fluviale “Giorgio Zanniboni” a Santa Sofia, toccherà ai Fat Freddy’s Drop; l’11 agosto ci saranno Mezzosangue, Bassi Maestro, Egreen e DJ Shooca, di nuovo alla Rocca Malatestiana; il 24 agosto, a Villa Torlonia, sarà il turno di Wilco; e il 27 agosto, nella stessa location, approderanno i Verdena.
I grandi nomi del rap e della trap si ritroveranno all’Imola Summer Sound - Per la Romagna, evento benefico a sostegno delle popolazioni recentemente colpite dall’alluvione. La giornata di musica, ideata da Sfera Ebbasta, Luchè e Shiva, vedrà anche la partecipazione di Geolier, Massimo Pericolo, Ele A, Sethu, Tony Boy, Axell, BigMama e Digital Astro.
I Muse arrivano in Italia, col loro Will of the People World Tour, in due date: il 18 luglio saranno allo Stadio Olimpico di Roma e il 22 luglio allo Stadio San Siro di Milano.
A Peschici, il 21 luglio in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, si esibirà in Piazza Sandro Pertini Anna Tatangelo.

Come brano proposto da l’Altoparlante, questa settimana in scaletta troviamo Penso a te di Francesco Dal Poz, primo singolo di un EP che uscirà in autunno e che segna un nuovo capitolo nel percorso artistico del cantautore di Treviso. Penso a te è un viaggio interiore, nato in un periodo pieno di bellezza e confusione, che racconta come tutti siamo viaggiatori nel nostro mondo interiore. Un mondo spesso complicato, duro, difficile da comprendere a causa di quel rumore assordante che pesa sulle nostre vite.

Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana propone come ospite Eugenio Tassitano, compositore e scrittore. Nell'intervista a cura di Marco Testoni e Massimo Privitera, l’artista ci parla del suo ultimo libro Storie di musica al cinema (Arcana editore) dove, con la sua consueta cura ma anche con un approccio e sensibilità da musicista, seleziona una corposa serie di film (con l'esclusione dei musical) nei quali la musica e gli artisti sono al centro della trama. C'è di tutto: dalla classica al jazz, dalla canzone d'autore al rock. Qualche esempio: Amadeus, Round Midnight, Bohemian Rapsody, This must be the place, Whiplash, Diva, Respect, Io non sono qui, Control e tantissimi altri.

La scelta della redazione di Classic Rock cade questa settimana su Violina, una delle tracce tratte dall’ultimo album Le grand tour dell’Ensemble Sangineto, un gruppo musicale che - già uscito in digitale - sarà in Friuli il 6 agosto a Forni Di Sopra fra gli appuntamenti di Folkest. Nasce dall’incontro dei tre musicisti Adriano Sangineto (arpa celtica e voce), Caterina Sangineto (voce, salterio ad arco, flauti, bodhran) e Jacopo Ventura (chitarra, bouzouki, charango, voce), accomunati dalla passione per la musica popolare. Un’arpa ritmica e giocosa dall’anima mediterranea, un salterio ad arco che si sgancia dalla connotazione limitante di strumento antico e che esplora tutte le sue potenzialità tecniche e timbriche, una chitarra che passa dal manouche alla rumba, dal flamenco al jazz. Sono reduci da un fittissimo tour estero in Nuova Zelanda, Stati Uniti e Nord Europa.

In sigla di chiusura di questo mese troviamo infine Muscio Muscio di James Senese, 78enne leader dei Napoli Centrale tornato a giugno col suo 21esimo album, Stiamo cercando il mondo.Se James Senese fosse nato in America, oggi sarebbe molto di più che un Brother in soul, titolo onorifico tributatogli nel ‘90 a New York in una serata all’Apollo Theatre. «Infatti sarei stato Malcom X, perché nasco ribelle. Capito?». Pezzo unico della musica, nonostante l’aspetto e i tratti somatici Senese non è un black born in the USA, ma è nato nel ventre di Napoli, dove comunque è da sempre un re, quantomeno del jazz e del soul ma anche del funk e del rock. Tutti generi che si ritrovano in ogni suo disco compreso l’ultimo, Stiamo cercando il mondo. Ventunesima prova d’autore del 78enne, figlio di madre napoletana, Anna Senese, e di un soldato afroamericano, James Smith, che è rivolato in America quando il piccolo James aveva due anni. Senese è stato sempre «Gems o’ nnire». Il caposcuola dell’eterno Neapulitan Power che ha cominciato dai bordi della periferia partenopea studiando musica. Poi il suo sax ha preso a girare a mille con gli Showmen, band fondata con Mario Musella. Assieme hanno fatto un Sessantotto: con la cover riarrangiata di Un’ora sola ti vorrei vincono il Cantagiro di quell’anno. Soldi, successo, ma anche la terza s, quella del sound, li divide. Perché James scopre di non essere un’anima pop, è tarantolato dal jazz e a illuminare la sua strada futura spunta il sax di John Coltrane. È proprio con Napoli Centrale, nato mezzo secolo fa e di cui resta ancora il leader maximo, che Senese potrà dare sfogo alla sua sperimentazione. Musica che parla alla gente, agli ultimi, ai lavoratori della terra, come la hit Campagna che nel 1974 «fa nu terremoto», scala la classifica e vende quasi 100mila copie.