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In apertura, per i Grandi classici, la cover story segue lo speciale sui Beatles di Classic Rock Italia ed è dedicata al brano Please please me dei The Beatles, dell’omonimo album: quattordici canzoni incise in sole dieci ore che cambiarono all’improvviso la vita di milioni di giovani e indicarono al music business una strada tutta in discesa. E’ il primo album del gruppo musicale britannico pubblicato il 22 marzo 1963 dalla Parlophone e prodotto da George Martin; ne segna il debutto nel mercato dei long playing del Regno Unito e del resto d'Europa. La rubrica In viaggio tra i suoni di Claudia D’agnone in collaborazione con Ferrovie del Gargano ci ricorda tutte le settimane diversi importanti appuntamenti: si parte con Ron che appunto partirà con la sua tournée teatrale Sono un figlio live tour che prende il nome del suo nuovo album di inediti: ha scelto la dimensione teatrale proprio per dare risalto alle nuove canzoni e alla qualità di un repertorio che francamente non ci stupisce. Il tour parte l’8 di marzo a Senigallia al teatro La Fenice, il 9 di invece Ron sarà a Bologna al Teatro delle Celebrazioni, il 12 a Montebelluna al Palamazzalovo, il 18 a Prato al Teatro Politeama, il 24 a Bordighera Mestre a Teatro Corso, il 30 all'Auditorium Conciliazione a Roma, il 1 di aprile al Teatro Apollo a Lecce, il 2 al Cinema Teatro Fusco a Taranto, il 3 al Teatro Massimo di Pescara, il 14 al Teatro Morato a Brescia e poi il 6 di maggio a Monopoli al teatro Radar. Ritorna anche in Italia quello che è a tutti gli effetti considerato un personaggio culto all'interno della scena metal e questa volta lo fa da protagonista perché avrà una tappa al live Music club di Trezzo sull’Adda: parliamo di Devin Townsend che si esibirà in Italia il prossimo 14 marzo appunto in provincia di Milano. Tornano Il Muro del canto: le prime date sono già andate anche sold out, ma potrete vederli a Roma il 18 di marzo, a Parma il 24 e a Pisa il 25 dove presenteranno anche il loro nuovo album Maestrale - un modo per ritrovarli ma anche per scoprire la loro nuovo musica.
Grande ritorno anche per Marco Masini con un tour primaverile per festeggiare gli T’innamorerai di noi – Oltre 30 anni insieme tour: sarà il 17 di Marzo a Mantova al Grana Padano Theater, il 22 di marzo ad Alessandria al Teatro Alessandrino, il 23 a Legnano a Teatro Galleria, il 31 a Senigallia in provincia di Ancona al teatro La Fenice e poi il 6di Aprile a Sanremo (dove tutto è partito dal 1990 al teatro Ariston) e il 14 a Montecatini al Teatro Verdi. Grazie all'efficienza dei pullman di Ferrovie del Gargano ci spostiamo verso la Puglia e cominciamo ad approdare sulle coste garganiche perché l'aria si fa con un po più primaverile e quindi possiamo goderci anche la brezza marina; arriviamo a Vieste dove ci accoglie il Travel caffè di via Gargano, dove l’11 di Marzo alle 18:30 ci sarà anche un gustoso apericena insieme al gruppo folkloristico internazionale Pizzeche e Muzzeche di Vieste per ascoltare della meravigliosa musica popolare, perché le tradizioni non vanno mai spente. Come brano proposto dall’Altoparlante in scaletta Must Ovèr di Megaride. Il nuovo singolo che anticipa il primo disco della stoner rock band napoletana è un gioco di parole tra inglese e napoletano per mettere a tacere chi parla senza agire. “Must Ovèr” è uno dei momenti più esasperati del viaggio contenuto nel disco Mo'. Il tema del brano gira attorno ad un famoso detto Napoletano utilizzato solitamente per spronare qualcuno a darsi da fare, a rimboccarsi le maniche e a mettersi al lavoro: «A'vuò aizà sta Cardarell'?!». Che tradotto letteralmente significa: «La vuoi alzare questa cardarella?!» La cardarella non è altro che il secchio da muratore, un riferimento esplicito al mettersi al lavoro e “sporcarsi le mani”. La puntata di Soundtrack City a cura di Marco Testoni e Massimo Privitera è dedicata alla colonna sonora di Simon Franglen dei film della saga 𝘼𝙫𝙖𝙩𝙖𝙧 : 𝙇𝙖 𝙫𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡'𝙖𝙘𝙦𝙪𝙖 (da qualche settimana presente nelle sale cinematografiche) e di Nicholas Britell per 𝙎𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙙𝙖 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙨𝙨𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙧𝙚 (un film uscito nel 2018 e ora disponibile in streaming). Simon Franglen eredita e prosegue il percorso artistico e lo stile del proprio maestro, il compianto James Horner; Nicholas Britell è invece tra i più talentuosi compositori della nuova scena musicale nordamericana con un'innata capacità di saper miscelare svariati elementi stilistici come minimalismo, jazz, ambient e sinfonismo. Il brano proposto è Nothing is lost, la canzone originale del film firmata dal cantautore e produttore discografico canadese The Weeknd che fa parte della colonna sonora del film. La scelta della redazione di Classic Rock, invece, cade questa settimana su The Gift di Tenedle, compositore/cantautore, produttore, sound designer e performer nato a Firenze. Vive attualmente in Olanda. Negli anni ha esplorato e sperimentato svariate discipline artistiche, esprimendosi oltre che con la musica, soprattutto con le arti visive. Compone colonne sonore e musiche di scena per teatro, la danza e per immagini in genere. Anticipato dal singolo uscito in coda al vecchio anno, Demetra è un album più meditativo rispetto a Traumsender. “Le canzoni, le parole, le melodie, la mia voce, hanno riequilibrato le idee iniziali e condotto il lavoro verso un disco di canzoni, una canzone d’autorecontemporanea, differente.” Demetra a cinque anni dal precedente disco, conferma l’eclettismo dell’artista fiorentino di casa in Olanda, con voce avvolgente, un pop colto, all’insegna di indipendenza e ricerca. In sigla di chiusura questo mese il brano Birdland di Wayne Shorter con i Weather Report. Wayne Shorter è stato un sassofonista, musicista e compositore statunitense. Nell'estate del 1964 si unisce al quintetto di Miles Davis per una collaborazione che si protrarrà fino al 1970. In questi anni si avvicina definitivamente al sax soprano e si dimostrerà quanto più sensibile all'apertura del jazz ai nuovi orizzonti musicali.Anche nel quintetto davisiano la sua influenza musicale è notevole con molte composizioni, autentiche gemme del jazz moderno. Nel frattempo, incide ora in qualità di leader, ora di sideman, insieme a Freddie Hubbard, Lee Morgan, Grachan Moncur III, Bobby Timmons. Nel 1970 si separa da Davis. Un anno dopo, si unisce a Zawinul, Miroslav Vitous, quindi Jaco Pastorius, nei Weather Report. Nel corso degli anni ottanta incide con artisti provenienti da altre esperienze musicali, non propriamente jazzistiche: Joni Mitchell, Pino Daniele, Carlos Santana, Milton Nascimento, il complesso Steely Dan.