In questa nuova puntata di Kemet – l’antico Egitto in podcast Ilaria e Martina riprendono il discorso sulle biblioteche e sugli archivi nell’antico Egitto, iniziato nell’episodio 48.
Dai classici della letteratura depositati nelle “biblioteche in tomba”, passiamo poi a Deir el-Medina, dove lo scriba Qenherkhepeshef ci ha lasciato una vera e propria biblioteca personale, composta di letteratura ma anche documenti privati–preziosa testimonianza del rapporto tra cultura scritta e vita quotidiana.
Il viaggio continua nel periodo tolemaico e romano, con la biblioteca di Tebtynis. Tra migliaia di papiri–testi religiosi, scientifici, narrativi e persino romanzi d’avventura–scopriamo una cultura vivissima, capace di rinnovarsi e produrre nuove opere fino al II secolo d.C.
Una chiacchierata che ci porta a sfatare il mito dell’Egitto tardo come epoca di sola decadenza, mostrando invece un mondo di scribi, sacerdoti e lettori appassionati che continuavano a scrivere, copiare e raccontare storie.
Bibliografia:
- Baines, J., 2012, “Scripts, High Culture, and Administration in Middle Kingdom Egypt”, in Houston S. (ed.), The Shape of Script: How and Why Writing Systems Change. Santa Fe, pp. 25–64.
- Hagen, F., Soliman, D., 2018, “Archive in Ancient Egypt, 2500-1000 BCE”, in Bausi, A. et al. (eds.), Manuscripts and Archives (Studies in Manuscript Cultures 11), Berlin/Boston, pp. 29–127.
- Pestman, P.W., 1982. Who were the owners, in the "community of workmen", of the Chester Beatty Papyri, in Demarée, R.J., Janssen, J.J. (eds), Gleanings from Deir el-Medîna, Leiden, pp. 155–172.
- Rosati, G., 2003, "Papiri? No, Grazie". Documenti d'archivio a Firenze aggiungono informazioni sulle "occasioni perdute" da parte del Granduca Leopoldo II”, in Basile, C., Di Natale, A. (eds), VII Convegno Nazionale di Egittologia e Papirologia, Siracusa, 57–65.
- Ryholt, K., Barjamovic, G. (eds), 2019, Libraries before Alexandria. Ancient Near Eastern Traditions, Oxford.