Nel recente contesto internazionale, Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, ha acceso un dibattito con la sua denuncia sui profitti delle società legati all'occupazione israeliana.
Tra queste, l'italiana Leonardo SPA e altre multinazionali, coinvolte in attività che vanno dalla fornitura di armamenti alla sorveglianza e costruzione nelle colonie. Albanese ha evidenziato il complesso intreccio economico e politico che perpetua il conflitto, scatenando una reazione internazionale.
Le conseguenze della sua denuncia sono state significative: un ordine esecutivo dall'ex amministrazione Trump le ha posto restrizioni di viaggio verso gli USA. Questo evento sottolinea il peso geopolitico delle economie coinvolte e solleva interrogativi sulla posizione dell'Italia e della comunità internazionale rispetto a queste dinamiche.
Numerose petizioni sostengono Albanese, suggerendo che una via per appoggiarla è diffondere l'elenco delle aziende da lei denunciate, includendo nomi influenti nel settore militare e tecnologico, per stimolare un dibattito più ampio e critico sulla responsabilità economica e morale nel conflitto israelo-palestinese.