Ruah in ebraico indicava originariamente l’aria, l’atmosfera e il grande spazio tra terra e cielo; nonché quella realtà impalpabile che si manifesta talvolta con la forza devastante della tempesta, realtà dalla quale la vita dell’uomo dipende e che egli non è assolutamente in grado di governare. Il pensiero biblico veterotestamentario è inevitabilmente portato a legare questa realtà a Dio, Creatore dell’universo. Il ruah designa lo Spirito di Dio che opera come forza vitale, e quindi come forza creatrice. Il profeta Isaia afferma che l’uomo necessita della nefesh (anima) e del ruah (spirito) per relazionarsi in maniera profonda col suo creatore. Il ruah inoltre conferisce doti particolari o ispira determinate persone, i profeti appunto.
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